Miele di Corbezzolo
Il miele autunnale di corbezzolo (Arbutus unedo) è considerato il miele più amaro tra le varie tipologie esistenti, oltre che essere tra i più rari e ricercati. Non c’è da stupirsi dato che il monoflora di corbezzolo viene prodotto in pochissime zone d’Italia. E la Sardegna, ovviamente, ne è un prezioso esempio.
“È il miele della forza, quella che serve nelle decisioni difficili”
Cristina Caboni
(La custode del miele e delle api)
Il colore del miele di corbezzolo, allo stato liquido, è ambrato, ma con il rapido processo di finissima cristallizzazione, assume una tonalità che va dal nocciola chiaro al marrone, con tendenza a diventare più scuro nel tempo. Il profumo è medio-forte con note vegetali verdi come foglie d’edera, corteccia, linfa, peperone verde, muschio, radici ed erbe amare, genziana, rabarbaro, cicoria, e sentori di affumicato nei mieli più nuovi; nei mieli più vecchi, invece, l’aroma tende a nuance tostate, di caffè, cuoio bruciato, tabacco e fava di cacao. Il gusto ricorda mandorle amare con dolci note di caffè tostato e cacao.
Il suo sapore così particolare permette accostamenti con alimenti altrettanto amari, quali i carciofi o i cardi, oppure con cibi dolci o grassi come formaggi stagionati e freschi, dal lardo di colonnata, alla macedonia e al gelato e al caffè, il cui aroma non viene alterato dal gusto del miele stesso.